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lhoalh.
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BENVENUTI NELLA SEZIONE MOTOGP
UNA SEZIONE CHE NON POTEVA MANCARE SUL NOSTRO FORUM. -
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Bravo Ihoalh,si ci voleva anche questo Topic sul Forum . . -
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Il moto Gp di domenica scorsa senza Valentino, non è stato granchè. Pedrosa dall'inizio è andato via fino alla fine distaccando di molto tutti gli altri e c'è stata battaglia sol un po tra Lorenzo e Dovizioso e tra Melandri e Stoner. Le Ducati purtroppo erano sottotono e non avevano un ottima tenuta. Speriamo ritornino molto competitive già dal prossimo gp . -
lhoalh.
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in effetti senza valentino sono rimasti in due a giocarsela pedrosa e lorenzo!!! . -
Cristal6783.
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Ragazzi mi spiegate esattamente che cosa è successo a Vale??? ho solo sentito alla radio che si è fatto una frattura scomposta... ma nn ho mica capito bene la dimanica dell'incidente! . -
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Mentre faceva un giro nelle prove in una curva la moto ha perso aderenza ed è caduto. Nella caduta si è fratturato tibia e perone se non sbaglio . -
lhoalh.
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Valentino Rossi è stato dimesso
Ora è diretto all'Ospedale di Cattolica
Valentino Rossi è stato da poco dimesso dal CTO "Careggi" di Firenze. Il pilota di Tavullia, ricoverato ed operato sabato scorso per la doppia frattura a tibia e perone della gamba destra rimediata durante le prove del Gp d'Italia, ha tranquilizzato i tifosi presenti all'uscita, prima di recarsi all'Ospedale di Cattolica, dove verrà curato dai professori Lucidi e Porcellini che stabiliranno l'entità del recupero.
10 giugno 2010. -
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Qualche giorno fa avevano detto che ci volevano 5 mesi, cmq anche se recupera prima questo mondiale è andato . -
lhoalh.
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sicuramente x il mondiale si....xò sarebbe bello rivederlo presto in moto . -
lhoalh.
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Jorge Lorenzo ha vinto il GP d'Inghilterra. Sul tracciato di Silverstone, lo spagnolo della Yamaha parte a razzo e va subito in fuga. Sul podio Dovizioso (Honda) e Spies (Yamaha), che vince una strepitosa volata finale con le Ducati di Hayden e Stoner, autore di una grande rimonta. Bella gara per De Puniet (Honda),6°, davanti a Simoncelli (Honda) e un Pedrosa (Honda) in difficoltà. Caduti Melandri (Honda) e Capirossi (Suzuki).
Il podio di Silverstone dice "largo ai giovani", segno dei tempi che cambiano. Detto che Lorenzo vince facile, protagonista di una prova di forza attesa e inesorabile. Con Jorge che si è rassegnato ad una cavalcata solitaria in mancanza del prestigioso Numero 46, suo miglior compagno di giochi. Quel Rossi che promette "torno subito", con la voglia di ributtarsi nella mischia al più presto, mentre segue in TV la crescita dei nuovi talenti.
Come Dovizioso, che in Inghilterra mette in pista tanta intelligenza e velocità. E' bravo a lavorare in ottica gara per tutto il weekend, lo è ancora di più dal via alla bandiera a scacchi, guidando da leone affamato. Un secondo posto arrivato a colpi di staccatone e sorpassi senza esclusione di colpi. Soprattutto senza accusare botte pesanti, fisiche e morali, come successo a un Pedrosa, ottavo e passato anche dal debuttante Simoncelli. Con Marco che è bravo a non sbagliare in una gara difficile e tiratissima.
Era invece atteso da tempo il primo podio di Spies. L'americano è un talento autentico e certificato D.O.C., capace di distinguersi su una pista nuova per tutti, dove non c'erano vantaggi d'esperienza. Tanto che nel finale guida come un dannato, passando gomito a terra il connazionale Hayden, che comunque non ha mollato fino alla bandiera a scacchi.
Uno spettacolo da "tutti in piedi sul divano", impreziosito dal quinto posto di Stoner, partito malissimo, prima di sparare una rimonta furibonda. L'australiano ha guidato in modo incredibile, prendendo fiato giusto qualche giro dietro a Pedrosa, motivo per cui forse ha perso addirittura l'occasione di finire sul podio.
Onore anche a De Puniet, che ha tenuto per tre quarti di gara il trenino dei primi, arrendendosi suo malgrado alla fame di vittoria dei suoi avversari. Silverstone però lascia l'amaro in bocca a Melandri, scivolato subito tradito dalle gomme fredde, e a Capirossi, già demotivato dalle prestazioni di una Suzuki con cui non c'è più feeling; finito fuori lottando nelle retrovie.
Infine 13 piloti all'arrivo nella MotoGP sono davvero pochini, l'opposto della trentina di scatenati della Moto2. Una via di mezzo sarebbe l'ideale, come sarebbe importante non trascurare la questione Bridgestone, che nel weekend inglese è considerata parte in causa nelle tantissime cadute viste. Cose su cui lavorare per il futuro, mentre il presente della Classifica mondiale dice che Lorenzo allunga a 115 punti, seguito da Dovizioso a 78 e Pedrosa a 73, con Rossi ancora quarto a 61.. -
lhoalh.
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Rossi, un passo verso la Ducati
Il mercato gira intorno alle scelte di Valentino
Rossi, un passo storico
Dal nostro inviato Guido Meda
Nei tre giorni tra Silverstone e Assen il mercato del motomondiale ha fatto dei passi enormi. Acquisito il passaggio di Stoner alla Honda, quello possibile di Rossi alla Ducati trova un'accelerazione nelle parole di due dirigenti Yamaha. Uno è il direttore di Yamaha Motor Racing Lin Jarvis, l'altro è Masao Furusawa, general manager della holding giapponese. Ad ascoltarli sembrano venire meno le condizioni tecniche, economiche e ambientali che consentano la permanenza di Rossi nella squadra con cui ha raccolto di più e a cui ha dato di più. A meno che Rossi non scelga la permanenza senza la certezza di disporre in futuro delle garanzie che vorrebbe: un ingaggio adeguato, un clima umano ottimale, un ruolo di preminenza nelle scelte. Al momento nessuno dei tre requisiti sembra poter essere rispettato.
"Per le prossime cinque settimane senza Rossi la nostra moto può fare a meno di Valentino. Fino al suo ritorno saranno possibili delle evoluzioni o delle aggiustature, ma il lavoro sostanziale non richiede più il suo intervento. - dice Furusawa - In un'altra condizione sarei stato preoccupato perché Lorenzo è uno che guida sui problemi, mentre Rossi ci si dedica per risolverli. Ma a questo punto quello che fa lo spagnolo va anche bene".
E' proprio la posizione di Furusawa a rappresentare un altro ostacolo sul possibile riavvicinamento di Rossi alla Yamaha: a fine anno andrà in pensione e non sembra esserci alcun margine di mantenere quel ruolo mirato solo sul progetto M1 che Rossi auspicava per sé e per il manager.
Dall'altra parte Lin Jarvis, che è in qualche maniera il leader della corrente "lorenzista" non fa mistero di considerare Rossi "un pilota che ha dato e può dare moltissimo. Il nostro obiettivo e quello di tenerli entrambi, visto che Lorenzo è più giovane e può fare bene al nostro futuro". E non nasconde, nel caso uno dei due vada via, di volere con forza che "Ben Spies guidi una moto del team interno".
Ma la situazione economica dell'azienda Yamaha non è affatto rosea. Calate le vendite e col budget risicato è davvero difficile trovare denaro per pagare l'ingaggio di due star contemporaneamente, senza considerare che non c'è alcun segnale che Fiat intenda rinnovare il proprio sostegno alla Yamaha per l'anno prossimo. L'incidente di Valentino rafforza poi il potere contrattuale di Lorenzo che, grazie alle proprie imprese sportive, cammina verso un mondiale e verso la possibilità di pretendere la valorizzazione economica che gli pare adeguata. Lo spagnolo non smette di trattare anche con Honda e con Ducati; mantiene insomma due portoni spalancati nel caso in cui Rossi riuscisse a riavvicinarsi in extremis al team d'origine.
Per certi versi il pallino è ancora una volta nelle mani di Rossi, che sta molto meglio sul piano fisico: fa cyclette, si allena, gli ultimi controlli radiografici indicano una guarigione della gamba straordinariamente semplice, mentre ancora non lo è affatto quella della spalla.
Una settimana di tempo per le ultime risposte. A Barcellona insomma, anche se non lo conferma Alessandro Cicognani sul fronte Ducati, dove parlano meno, hanno giusitificato timore di sbilanciarsi e definiscono la situazione "ancora molto fluida e con poche possibilità di riuscita".
E' chiaro che se Rossi per qualche motivo dovesse decidere per il No alla Ducati, da Borgo Panigale si scatenerebbe l'offensiva finale su Lorenzo. Come dire che i due galli nel pollaio, in un modo o nell'altro, non li vedremo più.. -
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Novità per il passaggio di Rossi alla Ducati? . -
lhoalh.
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Jorge Lorenzo ha vinto il GP di Catalunya. Lo spagnolo della Yamaha ha fatto una gara in fuga, gestendo gli attacchi di Dovizioso (Honda) caduto a metà gara (14°). Sul podio Pedrosa (Honda) e Stoner (Ducati), autori di un bel duello. 4° De Puniet (Honda) davanti a Bautista, Spies (Yamaha) e Capirossi (Suzuki), poi Melandri (Honda). Caduto Simoncelli (Honda). In classifica, Lorenzo è leader con 165 punti, poi Pedrosa a 113 e Dovizioso a 91.
Quanti sognano di piegare come Lorenzo a Barcellona con una mano alzata by mrcape
Cinque vittorie e due secondi posti in sette gare. E' questo il biglietto da visita con cui Lorenzo presenta la sua candidatura al titolo 2010. A Barcellona lo spagnolo ha messo in pista una gara saggia e senza rischi. Gestendo al meglio una bella pressione, che dice di amministrare senza grossi problemi grazie alle tecniche di rilassamento. A cui si aggiunge la consapevolezza che Honda e Ducati stanno sì crescendo a livello tecnico, mentre i rispettivi piloti non sembrano essere ancora nella condizione di lottare seriamente per la vittoria.
Basta vedere l'errore alla prima curva di Perdosa, partito ancora a razzo al via, prima di tirare dritto per aver ritardato troppo la frenata. Errore fotocopia fatto pochi giri dopo da Stoner, scattato non benissimo a causa del poco feeling con la frizione della sua Ducati, finito lungo e poi rientrato quinto proprio dietro a Pedrosa e De puniet. Inoltre nel finale, l'australiano fa gara ombra su Dani, senza trovare mai il guizzo buono per passarlo.
Quindi, solo Dovizioso sembra aver trovato le condizioni ideali per riuscire almeno ad impensierire Lorenzo. Andrea ci prova per 14 giri, stando attaccato agli scarichi della Yamaha, fino alla scivolata che rovina la sua corsa. Il forlivese della Honda si rialza per chiudere poi 14°, giusto per prendere un paio di punti sempre buoni per la classifica iridata. Peccato anche per la quasi contemporanea caduta di Simoncelli che invece butta al vento un ottimo sesto posto. Mentre De Puniet conquista una solida quarta piazza, pagando però distacchi pesanti dai primi.
E' invece un inaspettato exploit quello della Suzuki, che piazza Bautista quinto e Capirossi settimo, con solo Spies capace di mettersi in mezzo. L'americano chiude con un'ottima sesta posizione su un tracciato dove non aveva mai corso. E' invece lotta vera tra Hayden e Melandri, con il ducatista che però ha la meglio sul pilota della Honda Gresini, ancora condizionato dai problemi alla spalla.
Quindi Lorenzo allunga nella classifca mondiale, mettendo via tanti punti preziosi, in previsione di una stagione ancora lunga e dove può ancora succedere di tutto. Con la concorrenza che è sempre più affamata di vittoria, ma soprattutto con un Valentino Rossi pronto a tornare per mettere pressione, quella vera, al numero 99.
Di Matteo Cappella
Pedrosa e Stoner a podio.Cade Dovizioso. -
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Peccato, oggi non l'ho visto! Forte Lorenzo . -
lhoalh.
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neanche io l'ho visto ero a lavurà!!! .