Occhi

powerd by Layla Kiryu

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  1. Hitomi Shirayuri
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    E' arrivata inaspettatamente un'altra one shot, questa volta sull'incontro tra Seiji Date e la sottoscritta :P
    Era già da qualche giorno che Seiji si recava ad allenarsi e a meditare in quel bosco. Benchè non fosse molto lontano da Tokyo, era un luogo piuttosto tranquillo. Lui amava la natura ed il silenzio, condizioni ideali soprattutto per riflettere. Come tutti temevano, nonostante non fosse passato molto tempo dalla sconfitta di Arago, gli Youja erano tornati a farsi vedere: certo, erano stati attacchi sporadici,apparentemente non organizzati, forse erano solo demoni allo sbando. Ma Seiji, e non era l'unico, sospettava fortemente che non fosse così. Potevano essere benissimo dei tentativi per 'saggiare il terreno', e orchestrati da qualcuno... Arago era davvero perito? E se era effettivamente così, qualcuno ne aveva forse ereditato la volontà? E poi c'era quella ragazza in cui Ryo si era imbattuto due giorni fa, Kurenai Hanabi: in apparenza sembrava una comune studentessa di liceo, e allora che cos'erano quei due simboli che le erano apparsi sul corpo dopo la comparsa dei due Youja al parco, e cosa la legava a Ryo e a quella strana reazione della sua armatura? Lei sembrava ancora più sorpresa di loro, era evidente che non ne sapeva nulla. Forse Kaosu avrebbe potuto dare loro delle risposte, ma ormai lui non c'era più; e anche Nasty non era riuscita a venire a capo di niente. Ma almeno di una cosa Seiji era certo: chiunque fosse il nemico, lui avrebbe combattuto con tutta la sua forza ed il suo spirito fino alla fine, al fianco dei suoi compagni. Il tempo del riposo, semmai c'era stato per davvero, stava finendo, pensò con amarezza, mentre finiva i suoi esercizi con la katana e si sedeva per terra con le gambe incrociate, accingendosi ad iniziare la meditazione quotidiana. Per un po' ci fu silenzio, rotto soltanto dal cinguettio degli uccelli, dal frinire delle cicale e, ogni tanto, dal fruscio dei piccoli animali tra l'erba. Ma ad un tratto, Seiji udì un movimento strano, e subito dopo lo spezzarsi di un ramo. Aprì gli occhi di scatto, e vide, inginocchiata per terra a poca distanza da lui, una ragazza. Quest'ultima sussultò lievemente ed arrossì: ''Oh... chiedo scusa!'' disse in fretta. ''E' che... ecco io vengo ogni tanto in questo boschetto, a disegnare'' e gli indicò il grande blocco da disegno che aveva davanti, aperto. ''Avevo scelto questo posto ma l'ho trovato occupato e così... ma adesso me ne vado subito!'' E fece per alzarsi in piedi, ma Seiji, impacciato, la fermò con un gesto: ''Ma no! Non hai fatto niente di male, semmai ero io che dovevo accorgermene... E poi, hai detto che vieni spesso qui, è giusto che tu abbia la precedenza. Stavo giusto per andarmene, tra l'altro''. ''No no, rimani pure, ci mancherebbe. Questo posto è di tutti, e poi ti ho visto così concentrato che non ho voluto distrarti. Così pratichi la spada'' disse, guardando la katana appoggiata ad un albero poco lontano. Seiji annuì. ''Per caso fai arti marziali anche tu?'' le chiese, tanto per dire qualcosa. ''Sì. Beh, ci provo... faccio kung fu, da più di un anno''. ''Davvero? Non si direbbe'' sfuggì al ragazzo, che si morse subito le labbra. 'Che diavolo di osservazione è da fare?! Nemmeno la conosci!' si rimproverò. Anche se, in effetti, era vero. Quella ragazza era abbastanza bassa di statura, anche se non più di tanto, e pur essendo snella non aveva la corporatura slanciata e nervosa di Kurenai, che aveva detto di essere cintura nera di judo e di far parte del club scolastico di atletica leggera. Il corpo di quest'altra ragazza invece era più morbido e armonioso, lievemente arrotondato nei punti giusti... ma che accidenti gli stava passando per la testa? (CONTINUA)
     
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  2. Tanit
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    Carina anche questa ^_^
     
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  3. Hitomi Shirayuri
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    Ma lei gli sorrise. ''E'vero, me lo dicono tutti''. Era molto, molto carina, ma per un attimo quel bel sorriso si smorzò. ''Tempo fa sono stata aggredita, sai. E così ho pensato che se avessi imparato a difendermi non sarebbe più successo, forse...'' concluse a voce bassa. ''Mi sembra giusto'' commentò Seiji, dispiaciuto, chiedendosi che razza di energumeno schifoso e vigliacco potesse essere chiunque avesse alzato un dito contro quella creatura dall'aria dolce che sembrava una bambolina di porcellana. Ma lei tornò a sorridere e aggiunse:''Il kung fu poi mi torna utile per la ginnastica ritmica. Sono nel club della scuola''. ''Capisco. Non me ne intendo, ma è un bello sport. Allora, come ti ho detto, puoi finire il tuo disegno.'' ''A questo proposito...'' cominciò lei, leggermente impacciata. ''Prima quasi senza accorgermene ho cominciato a ritrarti. Ti dispiacerebbe continuare a farmi da modello? Se non ti disturba, naturalmente...'' Seiji esitò, ma poi rispose: ''Per me va bene, che male c'è?'' ''Grazie, non mi ci vorrà molto'' gli sorrise lei, e un attimo dopo era china sul foglio, concentrata sul suo lavoro. Seiji stava fermo, senza parlare, ma la osservava di sottecchi. Lei indossava dei jeans azzurri sbiaditi, sandali e un top a fiori, e al collo aveva un ciondolo a forma di ala che sembrava d'argento. Aveva un aspetto gentile e leggiadro, e parlava con voce soave: sembrava uscita da un libro di favole occidentali, e sembrava una di quelle ragazze-bene che vanno ai corsi di danza classica e frequentano istituti femminili, però sembrava un tipo tutt'altro che snob. Aveva la carnagione candida e luminosa, ed un viso ovale e minuto dai lineamenti delicati che sembrava un cammeo, ed era truccata, ma molto leggermente. Seiji si accorse che nonostante il suo impaccio non fosse passato del tutto, parlare con lei gli era risultato sorprendemente facile: dopotutto si era accorto di avere davanti una ragazza un po' timida a sua volta, e si era un po' rilassato. E poi, in lei, c'era qualcosa in lei, qualcosa che invitava ad andare oltre quell'aspetto mite e angelico: saranno stati quei grandi occhi verdi come smeraldi, che brillavano di intelligenza e sensibilità e che, in quel momento, apparivano stranamente remoti. (CONTINUA)
     
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  4. Hitomi Shirayuri
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    I suoi capelli, raccolti in uno chignon, erano di quel lucente marrone-dorato che prendevano alcune foglie quando arrivava l'autunno. Seiji aveva sempre amato quel colore. E man mano che la osservava si accorgeva che quella che aveva davanti non era una ragazza soltanto graziosa, ma decisamente bella! Una bellezza discreta, non priva di difetti e per questo affascinante; non una di quelle che ti lasciano senza fiato, ma che ti scaldano il cuore... Il giovane si riscosse: 'Ma che sto pensando? Non è il momento di pensare a queste cose!' In quell'istante la ragazza alzò gli occhi dal suo lavoro e disse:''Bene, ho finito! Grazie per la tua pazienza''. Si alzò in piedi, imitata da Seiji, ma invece di chiudere subito il quaderno staccò il foglio e lo mise in mano a Seiji prima che lui potesse impedirglielo. ''Questo è per te, per farmi perdonare del disturbo''. Seiji stava per protestare, ma la ragazza scoppiò a ridere. ''Che stupida, non mi sono ancora presentata! Mi chiamo Shirayuri, Shirayuri Hitomi''. Giglio bianco; e Hitomi voleva dire 'occhi'. Non c'era nome più azzeccato, pensò lui mentre si presentava a sua volta. ''Date-san, per caso tu vieni da Miyagi? L'ho capito dal tuo accento, perchè ho molti parenti da quelle parti, soprattutto a Sendai; mia madre è di lì'' ''Anch'io sono di Sendai'' disse Seiji, sorpreso: com'era piccolo il mondo.


    The End ^_^

    CITAZIONE (Tanit @ 10/2/2012, 23:24) 
    Carina anche questa ^_^

    Grazie n.n
     
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3 replies since 10/2/2012, 23:07   108 views
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