Divinità cinesi

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    Huangdi

    I letterati della Cina antica ricordavano Huangdi, l’Imperatore Giallo, come l’antenato mitico dei Rong-Chien. I Cinesi l’hanno adottato e hanno fatto di lui il successore dei Tre Augusti, considerandolo il fondatore della loro civiltà. Aveva una residenza in cima al Monte Kunlun, una montagna da cui nascevano quattro fiumi, ma si comportava come un nomade. Si spostava con un carro e il suo vero nome, Xuanyuan, significava «barella». Gli si attribuiscono talvolta quattro teste. Di grande intelligenza, sapeva parlare pochi giorni dopo la nascita, ed era magico e divino. Uno dei suoi ministri avrebbe inventato la scrittura. Era un guerriero, che apprese «l’uso dello scudo e della lancia», secondo lo storico Sima Qian. Sapeva anche domare le bestie selvagge. I Cinesi gli hanno associato due fratelli, Shentu e Yulei, che uccidevano i demoni.
    Huangdi condusse una lotta molto dura contro Chiyou, presentato come un figlio, un nipote o un ministro di Shennong. Era un forgiatore e un esperto nella fabbricazione delle armi, che d’altronde avrebbe inventato lui stesso. È stato venerato come dio della Guerra. Huangdi utilizzò contro Chiyou un esercito di animali selvaggi. L’episodio più famoso della battaglia è quello durante il quale Chiyou creò una nebbia fitta. Il Principe del Vento, spesso associato a Huangdi, fabbricò una statua montata su un carro che indicava sempre il sud con il suo braccio destro; ciò permise alle truppe di Huangdi di orientarsi in quella nebbia. In seguito, Chiyou provocò un uragano, con dei venti violenti e piogge torrenziali. Huangdi fece venire sua figlia Ba, che portava siccità. L’uragano fu sconfitto, ma Ba non poté più ritornare in cielo: suo padre la esiliò nei territori del nord, che lei trasformò in deserto. I testi cinesi situano frequentemente questa battaglia in un luogo chiamato Panquan, la "Sorgente del Talus".
    Secondo il Guizang, un’opera antica conosciuta soltanto attraverso delle citazioni, Chiyou si attaccò al Kongsang per impedire al sole di sorgere, lasciando la terra in un’oscurità eterna.
    Il mito del combattimento tra Huangdi e Chiyou trova anche un equivalente presso gli Slavi dei Balcani. Questi ultimi raccontavano che il dio del tuono doveva affrontare ogni mattino una creatura a forma di drago o serpente, che voleva catturare il sole per far cadere il mondo nelle tenebre. Questa creatura creava delle nebbie fitte e delle tempeste distruttive. Si tratta sicuramente del mito più importante per i Tokhariani, che erano legati alla loro venerazione per il sol levante. La menzione del Kongsang si spiega con la trasposizione cinese di questo mito, poiché per gli Indoeuropei il sole sorgeva dal mare che circondava la terra e non da un albero.

    Siccome il combattimento tra Huangdi e Chiyou è spesso situato vicino ad una sorgente, può essere paragonato all’uccisione del serpente Pitone, che custodiva una fonte vicino a Delfi, per mano di Apollo. Un’analisi più approfondita di Huangdi e Apollo rivela che queste due divinità erano simili. Si può paragonare Huangdi al dio Lúg dei Celti o al dio Wotan dei Germani. Nella mitologia indiana, Indra è il vincitore di un serpente che cercava di trattenere il sole o le acque.
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    Xiwangmu

    Un’altra divinità, Xiwangmu, la Regina-Madre d’Occidente, è sempre stata associata ai territori occidentali, dove vivevano i Tokhariani. Era una dea della fecondità, con un’intensa attività sessuale. Era la guardiana dei frutti dell’immortalità. Regnava anche sui destini umani e sull’occidente, che era considerata la terra dei morti, e poteva scatenare epidemie. La si può paragonare alla dea tedesca Frija o alla scandinava Freyja. Tutte erano probabilmente personificazioni della Terra. Sembra anche che sia stata una forma di Nüwa, altra dea della fecondità, che corrispondeva alla dea "Sole della Terra" degli Ittiti. Entrambe avevano dei legami con i serpenti; Xiwangmu, come Nüwa, aveva una relazione con gli strumenti musicali a fiato.
    Yi l’arciere

    La somiglianza di Yi l’arciere e dell’eroe greco Eracle è stata osservata da molto tempo. Sono entrambi eroi solitari e cacciatori di mostri. Come Eracle, Yi ha affrontato un certo numero di «fatiche». Come Yi, Eracle era un arciere. Non volendo scendere sotto terra dopo la sua morte, Yi si recò presso la Regina-Madre d’Occidente e ottenne da lei delle pillole d’immortalità, ma la sua sposa Chang’e gliele rubò. Similmente, Eracle arrivò a rubare le mele dell’immortalità, che erano proprietà della dea Hera, ma le restituì per ordine di Atena. Questi due eroi, che avrebbero potuto evitare la morte, ebbero una fine tragica. Secondo alcuni testi cinesi, Yi fu assassinato dalla sua sposa Fufei (citata sopra, che sarebbe quindi equivalente a Chang’e) e da Han Zhuo, l’amante di lei. Allo stesso modo, Eracle fu ucciso dalla sua sposa Deianira e dal Centauro Nesso, che aveva cercato di violentarla.

    L’immortalità è stato un concetto essenziale della religione dei Greci e dei Tokhariens. Da Omero, i termini «immortale» e «dio» sono sinonimi. Ugualmente, il termine tokhariano per gli dei, ñäkte, significava probabilmente «immortale».
    È importante anche notare che le «fatiche» di Yi sono conseguenti alla lotta di Huangdi contro Chiyou. Così, Yi ha ucciso il Grande Serpente divoratore di stelle, mentre Huangdi ha vinto Chiyou, che cercava di impedire al sole di salire in cielo. È così dunque che Yi è diventato re durante una spedizione nel bacino del Tarim e che Huangdi era la versione divina del re. Questo stesso parallelismo esiste nella mitologia greca: così come il dio Apollo ha ucciso il serpente Pitone vicino ad una sorgente, il re Cadmo ha ucciso un serpente che custodiva una sorgente nel sito di Tebe. Apollo era spesso chiamato "sovrano", il che non accadeva per suo padre Zeus.

    Nella mitologia cinese il mondo si formò da un gigantesco corpo primordiale (questa versione trova origine nelle province sud-occidentali):
    PANKU:
    all’inizio dei tempi esisteva un grande uovo nel quale dormiva il gigante Panku; in esso regnava il caos ed attorno ad esso c’era l’oscurità.
    Quando Panku si svegliò ruppe l’uovo: il contenuto formò il cielo e la terra.
    Per migliaia di anni il gigante fu occupato a tenere separati il cielo e la terra, fino a quando morì. Il suo corpo subì allora un’incredibile trasformazione: la carne divenne il terreno dei campi; la pelle, vegetazione; il sudore, pioggia; il respiro, vento e nuvole; la voce, tuono; gli occhi, sole e luna;
    gli arti, montagne; i capelli, cielo e stelle; le pulci, gli antenati dell’uomo.
    YU:
    secondo la leggenda sfidò le acque del diluvio contenendole per molti anni, infine realizzò una rete di canali per dirigere le acque verso il mare.
    E’ curioso notare come Yu non costruì un arca per salvare se stesso ma, con le sue conoscenze tecniche, aiutò tutto il popolo cinese.
    Yu è considerato il padrino dell’antico principio del dovere pubblico.
    NUWA:
    altro eroe, in questo caso eroina, del mito cinese del diluvio. Quest’ultimo fu provocato dal dio del tuono, dal volto verde e pinne sul dorso squamoso che, per ragioni non chiare, odiava un uomo.
    Questi riuscì però ad imprigionarlo. Il dio, facendo leva sull’ingenuità dei figli di quell’uomo, Huwa e suo fratello Fu Hsi, riuscì a liberarsi e per vendetta provocò il diluvio.
    Il dio del tuono però, prima del diluvio, aveva donato ai ragazzi un suo dente che avrebbe dato vita ad una zucca nella quale essi avrebbero potuto rifugiarsi.
    Così fu. Furono gli unici superstiti, dai quali nacque il nuovo mondo.
    HUANG TI:
    leggendario imperatore, il cui nome significa “imperatore giallo”. Secondo la tradizione fu il responsabile della civilizzazione, fondando le istituzioni governative, inventando la bussola e le monete.
    Huang Ti è considerato un immortale in cielo. Il primo stato fu fondato intorno al 1650 a.c. nella Cina del nord dai sovrani Shang. Le credenze dei cinesi Shang sono legate ai riti di divinazione, al culto degli antenati e alle potenze celesti.
    Per consultare gli antenati, l’Imperatore ricorreva alla divinazione o oracolo, interpretando le incrinature delle ossa animali o dei gusci delle tartarughe in seguito all’infissione di un cuneo.
    Gli antenati quindi anticipavano le intuizioni degli dei in tema di buoni o cattivi raccolti, sesso dei nascituri, esito delle battaglie.
    D’altro canto si pensava che le catastrofi naturali e le disgrazie che si abbattevano sul regno fossero la conseguenza dell’indegnità dell’Imperatore, considerato “il figlio del cielo”.
    Successivamente agli Shang, i miti e le leggende legati alle forze celesti si fecero più articolati.
    Venne introdotto un elenco di sovrani divini: 12 Imperatori celesti, 11 Imperatori terrestri, 25 sovrani.
    Poi vennero gli eroi culturali, tra cui Fu Hsi e Shennong.
    SHENNONG:
    antico sovrano poi considerato Dio della medicina e dell’agricoltura, perché introdusse nuove tecniche per coltivare i campi ed insegnò al popolo le proprietà medicinali delle piante.
    Scoprì che il tè aveva la capacità di depurare l’intestino e facilitare la digestione.
    Sua moglie è invece venerata come Dea delle arti domestiche.
    E’ tipicamente cinese ricercare dei metodi naturali per conservare la salute ed allungare la vita. La ricerca dell’elisir di lunga vita fu una prerogativa degli alchimisti taoisti, di maghi e stregoni. Alla corte di Shih Huang Ti (III secolo a.c.) vivevano molti di questi personaggi, a causa della superstizione dell’imperatore.
    La dottrina taoista con le sue alchimie e leggende, nei primi secoli dopo Cristo, fu offuscata dalla filosofia morale confuciana (che prevedeva il rispetto per le gerarchie, le forze celesti, i culti e gli antenati) e dall’introduzione del buddismo. Questa nuova fede si diffuse particolarmente durante
    la dinastia Tang (618-906 d.c.). Al Buddismo, così come al Taoismo e al Confucianesimo, sono legati miti, leggende, personaggi, avvenimenti.
    Ad esempio molte storie e personaggi sono legati a Hsuang Tsang, monaco buddista che si recò in India per procurarsi i testi sacri.
    HANUMAN:
    Dio scimmia che aiutò Hsuang Tsang nel suo pellegrinaggio in India. Ad esso sono riconosciute infinite doti e capacità; pertanto gli si attribuiscono mirabili imprese.

    KUANYIN:
    è la Dea della misericordia del Buddismo cinese. “Le storie che narrano degli interventi di Kuanyin
    nelle questioni umane con atti di misericordia sono diffuse in tutta la letteratura cinese”.
    La nascita di Kuanyin è una ricorrenza che viene festeggiata, con celebrazioni, dai buddisti cinesi.
    E’ importante notare che molte divinità indiane (tra cui Kuanyin) hanno subito profondi cambiamenti per essere adattate ad una società che dava grande importanza alla famiglia.
    GUANG TI:
    “insolito Dio della guerra cinese, la cui occupazione principale era prevenire la guerra piuttosto che fomentarla”, molto diverso quindi dal Marte romano o dall’Ares greco. Nel III secolo d.c. fu riconosciuto ufficialmente come un Dio. Nonostante la sua imponenza e le sue doti di coraggio e forza fisica, è ricordato per la mitezza del suo carattere.

    YI:
    nella mitologia cinese è l’arciere che salvò il mondo uccidendo 9 soli.
    Un tempo, sotto il regno dell’Imperatore Yao, apparvero in cielo 10 soli; la temperatura era talmente alta da inaridire la terra e distruggere lentamente ogni forma di vita. I 10 soli erano figli del Dio del cielo orientale Di Jun, che stanchi della loro routine, cioè apparire uno alla volta, decisero di risplendere in cielo tutti contemporaneamente.
    Il Dio del cielo, impietosito dalle preghiere dell’Imperatore, inviò l’arciere Yi armato di arco e frecce bianche.
    Yi iniziò a colpire, uno alla volta, 9 soli, fino a ristabilire l’ordine naturale.
    CAISHEN:
    Dio cinese dell’abbondanza.
    Probabilmente deriva da Pi Kan, zio di Di Hsin, ultimo imperatore Shang. Pi Kan fu ucciso per aver rimproverato il nipote per il cattivo stato di salute dell’impero. L’imperatore gli fece estrarre il cuore e, per giustificarsi, affermò di aver voluto verificare se suo zio aveva le sette cavità nel cuore che, secondo la tradizione, possedevano esclusivamente i saggi. Questo avveniva poco prima della caduta dell’Impero Shang (1027 a.C.).
    DI JUN:
    Dio orientale del cielo, marito di Hsi He e padre dei 10 soli.
    Si dice che dimorasse su un alto albero.

    FENG BO:
    Dio dei venti; il suo nome significa infatti “conte dei venti”. Si vuole che portasse i venti in un sacco.
    LEIGONG:
    Dio del tuono (vedi NUWA).

    SHOUSHING:
    Dio della longevità.
    Originariamente era un saggio che, mangiando delle pesche magiche, ottenne l’immortalità. Viene raffigurato come un vecchio che porta due pesche.
    Nella mitologia cinese il pesco è il simbolo dell’immortalità.
    HAN HSIANTSI,
    uno degli otto immortali taoisti, raffigurato nell’atto di suonare il flauto, ottenne la vita eterna dopo essere caduto da un pesco.
    Per i taoisti la conquista dell’immortalità era quasi un assillo; poteva essere raggiunta dopo aver gustato l’elisir di lunga vita. L’immortale veniva raffigurato con delle pesche
    o presso un pesco e veniva chiamato HSIEN.
    In realtà i taoisti erano divisi in due grosse categorie: coloro che ricercavano la longevità e la vita eterna dell’anima attraverso una serie di discipline (meditazione, respirazione, alimentazione, arti marziali, ecc.) e coloro che, fraintendendo o radicalizzando il concetto di longevità ed immortalità dell’anima, cedettero di poter raggiungere la vita eterna con delle pozioni magiche ed elisir.
    L’Imperatore giallo, Huang Ti, è il primo immortale della mitologia cinese. Il Re Scimmia raggiunse, per la mitologia cinese, l’immortalità, dopo aver raccolto e mangiato delle pesche.

    FENG-SHUI:
    è l’arte geomantica praticata in Cina. Secondo il pensiero e la tradizione orientali, le case, i templi e qualsiasi altra costruzione dovevano essere orientate in modo tale da sviare gli influssi negativi e sfruttare le forze della natura e del cosmo.
    In alcune abitazioni si possono notare i simboli del Feng Shui. Sopra la porta è posto lo “Specchio Geomantico”, di forma esagonale avente come disegni i trigrammi dell’I-Ching.
    Draghi, fenici, ornamenti vari, servono a tener lontano il “respiro della sfortuna”.
    Anche i colori hanno un significato: il rosso ad esempio rappresenta lo Yang, cioè il principio attivo. Questo colore è spesso presente nelle costruzioni cinesi.
    Wu-Yuan Kuei:
    nel folclore cinese un fantasma che non ha discendenti che possano offrigli cibo

    Wu-Fu:
    nelle credenze popolari cinesi, le cinque benedizioni: lunga vita, ricchezza, tranquillità, amore per le virtù e una buona morte. Le cinque caratteristiche sono raffigurate sui bastoncini cinesi usati come posate.

    Wu-Kuan Wang:
    nella mitologia cinese, signore del quarto cielo Ti Yu (con i due puntini sulla u) l'oltretomba.

    Wu Lao:
    nella mitologia cinese, spiriti delle cinque forze naturali. Essi sono: Wang Mu(metallo), Mu Kung(legno), Shui Ching-tzu (acqua), Ch'in Ching-tzu(fuoco) e Huang Lo (terra)
    Wu Ta Chia:
    nel folclore cinese i cinque animali più temuti: volpe, donnola, riccio, serpente e topo.
    Si crede che possano stregare gli uomini.
     
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    San Xing, letteralmente i tre astri (三星), anche indicati con il termine Fu Lu Shou (福禄寿), sono tre divinità della mitologia cinese. I loro nomi sono Lu Xing, Fu Xing e Shou Xing, rispettivamente astro della prosperità (寿星), astro della buona sorte (福星) e astro della longevità (祿星).
    Vengono identificati con le stelle dell'Orsa Minore.

    Lu Xing

    Lu Xing è una divinità della mitologia cinese, il cui nome letteralmente significa astro della prosperità (祿星). È un membro dei tre San Xing. Il suo simbolo è la fenice. Nelle raffigurazioni porta spesso un Ru Yi (una sorta di scettro) nella mano sinistra, come simbolo del suo potere.

    Fu Xing

    Fu Xing, letteralmente astro della buona sorte (福星). È un membro dei tre San Xing. Il suo simbolo è il pipistrello. È spesso raffigurato nelle vesti blu di ufficiale civile.
    Secondo la tradizione, Fu Xing era un ufficiale governativo del sesto secolo di nome Yang Cheng, del villaggio Dao-zhou. Tutta la gente del suo villaggio era estremamente bassa di statura, così ogni anno l'imperatore Wu Ti, che amava circondarsi di nani, faceva portare a corte molte persone del villaggio. La popolazione si riduceva così di anno in anno, e i figli venivano strappati alle loro madri. Yang Cheng mandò, a rischio della propria vita, una petizione all'imperatore, chiedendogli di mostrare considerazione per la gente del suo paese. L'imperatore fu così commosso dalla petizione che non portò mai più abitanti del villaggio alla sua corte, e da quel momento gli abitanti del villaggio venerarono Yang Cheng.

    Shou Xing

    Shou Xing, letteralmente astro della longevità (寿星). È un membro dei tre San Xing. Gli animali che lo simboleggiano sono la gru o la tartaruga. È raffigurato come un vecchio dalla grossa testa calva, appoggiato ad un bastone nodoso e con in mano la pesca dorata dell'immortalità, un frutto che secondo la leggenda matura ogni tremila anni.
    Secondo la tradizione, Shou Xing era una volta un ragazzo malaticcio di nome Zhao Yen, al quale era stato pronosticata la morte quando avrebbe raggiunto i 19 anni. Gli fu quindi consigliato di visitare un certo campo e di portare con sé una giara di vino e della carne secca. In quel campo avrebbe trovato due uomini intenti a giocare a dama sotto un albero. Gli avrebbe dovuto offrire vino e carne, ma evitare di rispondere alle loro domande. Zhao Yen seguì il consiglio, e quando i due uomini ebbero consumato la carne e il vino decisero di ringraziarlo scambiando le cifre della sua attesa di vita da 19 a 91 anni. Più tardi gli fu detto che uno dei due uomini era l'astro del polo Nord, che fissa la data di nascita degli uomini, e l'altro l'astro del polo Sud, che ne fissa la data di morte. Per questo Shou Xing è anche noto come Nan Ji Xian Weng (il vecchio del polo Sud).

    Bei Di

    Bei Di (cinese: 北帝, pinyin: běi dì, cantonese: Pak Tai, imperatore del Nord) è un dio taoista. È uno dei Cinque imperatori, che a partire dagli Han, sono associati ad un oriente (nord, sud, ovest, est e centro) secondo la teoria dei cinque elementi, e una della forme del Zhenwudadi. A Hong Kong e Macao, sono considerati come divinità del vento. Pak Tai inoltre è dio delle acque, elemento associato al nord, come il colore nero. Il suo animale totem è la tartaruga nera. I Cinesi celebrano la sua festa il 21 aprile.

    Chenghuangye
    Chenguangye, 城隍爺, letteralmente "signore della muraglia e dei fossati", è una divinità cinese, che governa da sindaco o da prefetto al buon ordine terrestre e infernale della sua circoscrizione, di cui l'estensione può variare da un quartiere a una contea. Vi è dunque una moltitudine di Chenghuangye. Queste divinità occupano il livello più alto dell'insieme dei funzionari territoriali divini, un livello sopra i Tugidong. Esercita anche funzioni giudiziarie.
    Origine
    La prima citazione di un "tempio della muraglia e dei fossati" risale ai Tre regni. I culti, così come le rappresentazioni personificate del dio, si sono generalizzati sotto i Tang. A partire da questo periodo i vari Chenghuangye ricevono titoli onorifici dall'amministrazione imperiale, com'è usanza per le divinità cinesi di una certa importanza. Talvolta il titolo distingue l'autorità di una divinità (su una città, un distretto o una contea).

    A partire dai Ming, i templi della muraglia e dei fossati furono dichiarati "chiese di stato", internando il parallelo tra i Chenghuangye e i funzionari imperiali in carica delle città e delle contee, che furono da allora obbligati a ringraziare la divinità per il rivestimento di quella carica e per il primo e il quindici di ogni mese.
    Identità

    Come tutte le divinità cinesi, i vari Chenghuangye anticamente erano mortali scelti da un gran dio (l'Imperatore di Giada secondo la visione taoista) per la loro condotta esemplare e per i loro talenti. Talvolta sono eroi locali, come Yamuwang, il "Re delle anatre", capo di una rivolta popolare sotto i Qing a Taiwan.
    Se non eseguono bene il loro lavoro, possono essere destituiti dal loro incarico dal dio che li ha designati. Ogni dio ha una sua propria festa per un giorno specifico. La festa del Dio a cui è dedicato il tempio più celebre di quel tipo a Taiwan, (il tempio Xiahai a Taipei) cade gli 11 e 12 del quinto mese lunare.
    Aiutanti e Funzioni

    Proprio come il funzionario terreno, anche Chenghuangye è responsabile del mantenimento della sicurezza e della prosperità sulla sua circoscrizione, con una forte enfasi sui suoi poteri giudiziari riguardo agli uomini e a fantasmi. Per esercitarli appieno, dispone di assistenti come il "giudice civile" e il "giudice militare", che, posti rispettivamente alla sua sinistra e alla sua destra , si rifanno ai due assistenti detti "di sinistra" e "di destra" dell'epoca imperiale. Il primo tiene nella mano sinistra un documento in cui sono iscritti i fatti e le azioni degli abitanti, il secondo nella sua mano destra un fascio d'arma per eseguire le sentenze. In quanto giudice e sindaco o prefetto, il dio della muraglia e dei fossati può essere sollecitato a risolvere ogni sorta di problemi riscontrati dagli abitanti. La forma delle richieste imita spesso le pratiche amministrative:
    La collettività prega il dio in caso d'epidemia o di calamità. Individualmente, è possibile chiedere un aiuto per rimediare ad un rio destino o ad un'ingiustizia. In tal caso allora le lamentele vengono scritte e poi bruciate nel tempio. Non bisogna dimenticar di venire a ringraziare se si è stati esauditi. Il dio può rettificare dei bambini nati sotto cattivi auspici o pessima influenza astrale.
    Chenghuangye dispone del potere di punire i malfattori che sono sfuggiti alla giustizia rendendoli malati o inviando loro calamità (punizione Yin). Una persona che si crede ingiustamente sospettata può prestare un giuramento solenne al tempio di fronte ai suoi accusatori, rito accompagnato a volte dal sacrificio da un pollo, che simboleggia la volontà di subire la stessa sorta e in caso di giuramento menzognero. I giudici e dell'amministrazione imperiale a volte sottomettevano gli accusati a questo rito.
    Se il corpo di una persona morta fuori dalla circoscrizione divina deve esserci trasportata dentro, è necessario richiedere alla divinità un lasciapassare. Nel tempio si può procedere ad un trasferimento di soldi infernali in favore dei parenti deceduti, tramite incenerazione di carta moneta.
    Anche se in principio le funzioni del dio presso i defunti al mantenimento dell'ordine negli inferi, capita gli sia attribuito il potere di accelerare le reincarnazioni.
    In occasione del suo anniversario, oltre ai giri d'ispezione come fanno tutte le divinità, Chenghuangye fa anche delle ispezioni notturne. Quella del tempio Xiahai a Taipei avviene la sera dell'undici del quinto mese. Coloro che tradizionalmente aprono il corteo tengono in mano della catene e delle manette, sostituite da un ventaglio e da un fazzoletto bianco durante l'ispezione diurna, per mostrare che gli spiriti malvagi sono stati scacciati e che l'ordine regna.

    Fu Hsi image
    Fu Xi (Wade-Giles: Fu Hsi. Altro nome: T'ai Hao) fu uno dei tre mitici sovrani cinesi detti I Tre Augusti, vissuto, secondo la tradizione, tra il 2952 e il 2836 a.C.
    Si tramanda che avesse quattro occhi e una coda di serpente; veniva rappresentato sempre allacciato, tramite la coda, alla sorella Nüwa, che prese in sposa, lei con un compasso, lui con una squadra in mano; i due strumenti indicano che i due sovrani inventarono norme, regole, standard.
    Difatti, Fu Xi, è considerato il primo eroe civilizzatore cinese, in quanto a lui vengono attribuite l'invenzione del sistema divinatorio Yi Jing, della metallurgia, della scrittura, del calendario, oltre ad essere stato anche l'iniziatore di varie attività umane, tra cui l'allevamento degli animali, la pesca, la musica. Viene ricordato anche per il suo celebre diagramma, detto Diagramma di Fu Xi.
    Narra la leggenda che sia nato da un palude, nella quale abitavano i draghi.

    Houyi
    Houyi (后羿), conosciuto anche come Yi, è un personaggio mitologico cinese. Talvolta viene rappresentato come il dio dell'arco, sceso dal paradiso fin sulla terra per aiutare il genere umano; altre volte è invece rappresentato come il capo della tribù Youqiong (有窮國), durante il regno di Xiang della dinastia Xia. La moglie di Houyi si chiama Chang'e, che in alcune versioni della mitologia è la dea della luna.
    Hu Tianbao image
    Nel folklore cinese, Hu Tianbao (spesso trascritto anche come Wu Tien Bao) era una divinità popolare che gli uomini di Fuzhou (pinyin: Fúzhōu), cittadina della provincia del Fujian, pregavano quando si erano innamorati di un ragazzo e desideravano essere ricambiati.
    Hu Tianbao, che era quindi un dio dell'amore omosessuale, era stato in origine un uomo nato a Fuzhou, dove visse tutta la sua breve esistenza; non si conosce con certezza il suo anno di nascita, ma secondo testimonianze indirette pare che sia venuto al mondo durante i primi anni della dinastia Manciù Qing, quindi intorno al 1644 circa. Hu Tianbao s'innamorò d'un giovane magistrato e incominciò a seguirlo in maniera ossessiva presenziando a tutti gli atti pubblici curati dall'amato.
    Un giorno Hu Tianbao, accecato dalla passione, spiò l'amato da una fessura mentre stava facendo i suoi bisogni: fu per questo arrestato e torturato con diversi cicli di bastonate di bambù finché confessò la sua attrazione per il magistrato. Il quale s'arrabbiò talmente tanto che ordinò di aumentare la torture, fino a che il poverettò ne morì.
    La leggenda narra che poiché quello di Hu Tianbao era stato un crimine d'amore, i funzionari dell'Oltretomba decisero di riparare all'ingiustizia facendone una divinità a salvaguardia dell'amore omosessuale. Poco dopo il suo decesso Hu apparve quindi in sogno all'amato, cui riferì queste parole:
    « Anche se è stato sconveniente spiare un uomo, ciò è stato fatto solo per motivi di cuore e non avrebbe essere punito con la morte. Ora il giudice della Prefettura Oscura mi ha nominato Dio dei Coniglietti, addetto alle questioni d'amore fra uomini: dovrai costruire un tempio in mio onore. »
    ("coniglietto" era una parola ironica usata in Cina per indicare un giovane omosessuale). Al di là dell'abbellimento leggendario, resta il fatto che qualcuno costruì il tempietto in memoria di Hu Tianbao.
    Il culto di Hu Tianbao proseguì in sordina per circa un secolo, prima di attirarsi la reazione delle autorità. Il primo che testimoniò del culto fu Zhu Gui (1731-1807), esattore delle tasse della provincia del Fujian nel 1765, che nel suo libro "Culti proibiti ed immorali" scrisse che nel tempio vi era un'immagine di due uomini che si abbracciavano, uno abbastanza anziano e l'altro tenero e di pelle chiara.
    Zhu Gui prosegue descrivendo il culto:
    « Tutti gli svergognati e i depravati che, vedendo ragazzi o giovanotti, desiderano avere rapporti illeciti con loro, pregano per avere l'intercessione dall'idolo. Dopodiché fano i loro piani per ottenere l'oggetto dei loro desideri. Questa è nota come "l'assistenza segreta di Hu Tian Bao". »
    Zhu Gui stesso distrusse questa immagine, assieme ad una tavoletta di legno ad essa associata, nello sforzo di "migliorare il livello morale" degli indigeni, mentre l'intero tempio fu raso al suolo dai giapponesi durante la Seconda guerra mondiale.
    Imperatore di Giada
    L'Imperatore di Giada (玉皇 Pinyin: Yù Huáng o 玉帝 Yù Dì), informalmente conosciuto anche come Padre Cielo (天公 Tiān Gōng) e formalmente come Puro Imperatore di Giada (玉皇上帝 Yu Huang Shangdi o 玉皇大帝 Yu Huang Dadi), è il sovrano del paradiso della mitologia cinese e una delle maggiori divinità del pantheon della religione taoista.
    Dal Nono secolo, era anche il patrono della famiglia imperiale cinese, era infatti considerato il corrispondente celeste dell'imperatore terrestre. Nell'antica Cina era rappresentato come il capostipite di una burocrazia celeste.
    A un cratere del satellite Rea, di Saturno, scoperto dal Voyager 2, è stato dato il nome della divinità cinese.
    Le origini dell'Imperatore di Giada
    Una leggenda racconta che originariamente era il principe del Regno della pura Felicità e della Mistica Luce Celeste. Alla nascita emise uno straordinario bagliore luminoso che aveva invaso tutto il regno. Già in gioventù era intelligente e saggio. Spese tutta la sua giovinezza nel sostentamento dei poveri, dei sofferenti e degli ammalati, ottenendo grande rispetto e benevolenza da ogni creatura.
    Successivamente il padre morì, ed egli ascese al trono. Si assicurò che nel suo regno chiunque potesse trovare pace e felicità, e fatto questo iniziò a ritirarsi su di un monte per studiare e coltivare il Tao.
    Dopo 1.750 periodi di tempo, ciascuno di 120.976 anni, ottenne l'Immortalità Dorata. Dopo altri cento milioni di anni di accrescimento, divenne finalmente l'Imperatore di Giada.
    L'Imperatore di Giada sconfigge il Male
    C'è un mito poco conosciuto su come l'Imperatore di Giada divenne il capo di tutti gli dèi del paradiso.
    All'inizio dei tempi, la Terra era un luogo inospitale e non adatto alla vita. Gli uomini andavano incontro a tremende difficoltà; ma non avevano solo a che fare con una difficile sopravvivenza, ma anche con vari tipi di esseri mostruosi.
    A quest'epoca, non c'erano molte divinità a proteggere gli umani, e gli Xian (immortali) del cielo erano minacciati da potenti demoni. L'Imperatore di Giada era ancora un semplice immortale che aiutava, come poteva, gli umani sulla Terra, ma era triste poiché i suoi poteri non bastavano ad alleviare le sofferenze degli uomini. Decise così di ritirarsi su una montagna e coltivare il Tao. Lo fece per 3000 periodi di tempo, ognuno di 3 miliardi di anni.
    Sfortunatamente, una potente entità del Male stava conquistando la Terra e sottomettendo gli Xian e gli dèi del cielo, per proclamare la sua sovranità sull'intero Universo. Ma anche l'entità maligna si ritirò per accrescere i suoi poteri, e dopo altri 3000 periodi di tempo di 3 miliardi di anni ognuno, tornò, reclutò un'armata di demoni e si preparò per attaccare il Cielo.
    Gli Xian immortali si prepararono alla guerra, ma gli dèi non erano abbastanza potenti per respingere i demoni. In questo periodo erano i Tre Puri i sovrani degli esseri celesti.
    Fortunatamente l'Imperatore di Giada concluse il suo accrescimento nello stesso periodo della guerra. Era ormai abbastanza potente per sconfiggere il Male.
    Salì al cielo, constatò che la guerra stava per iniziare e che i demoni erano troppo potenti per essere sconfitti dagli dèi presenti. Decise di sfidare i demoni e la guerra iniziò. Montagne crollarono e fiumi strariparono; comunque l'Imperatore di Giada uscì dalla guerra vittorioso, grazie alla grande saggezza che aveva coltivato. Dopo aver scacciato i demoni più potenti, gli altri furono sconfitti dagli Xian e dagli dèi.
    Grazie alla sua saggezza, dèi e immortali proclamarono l'Imperatore di Giada loro sovrano.
    Lo zodiaco cinese
    Ci sono parecchie storie riguardanti i dodici animali dello zodiaco cinese, e su come siano stati scelti. In una leggenda, l'Imperatore di Giada, già sovrano del Cielo e della terra da parecchi anni, decise di visitare la Terra personalmente. Si stupì nell'ammirare le curiose creature terrestri. Decise di prenderne dodici, da portare al Cielo, per mostrarle agli esseri divini.
    Gli animali che portò via furono: un topo, un gatto, un toro, una tigre, un coniglio, un drago, un serpente, un cavallo, una capra, una scimmia, una gallina, e un cane. Il gatto, il più bello degli animali, chiese al topo di informarlo il giorno in cui l'Imperatore di Giada sarebbe venuto a prenderli. Ma il topo, geloso della bellezza del gatto paragonata alla sua, non lo informò. Conseguentemente, il gatto non si presentò all'arrivo dell'Imperatore di Giada, e fu sostituito con il maiale. L'Imperatore di Giada, affascinato dagli animali, decise di attribuire ad ognuno di essi un anno del calendario. Quando il gatto venne a sapere cosa era successo, si arrabbiò furiosamente con il topo. La leggenda vuole spiegare anche l'origine dell'inimicizia tra gatti e topi.
    Suoi predecessori e successori
    In origine l'Imperatore di Giada era assistente del Divino maestro delle Origini Celesti, Yuan-shi tian-zong. La mitologia vuole che Yuan-shi tian-zong fosse l'origine di tutto, e che avesse scelto l'Imperatore di Giada come suo successore. L'Imperatore di Giada è anche considerato successore del Maestro Divino della Porta Dorata. I volti dei due dèi sono raffigurati sui braccioli del trono dell'Imperatore di Giada.
    Venerazione e festività
    Il compleanno dell'Imperatore di Giada è festeggiato durante il primo mese lunare. In questo giorno i templi taoisti svolgono un rituale in onore del dio, l'Adorazione del Cielo (拜天公 bài tiān gōng), durante il quale preti e monaci si prostrano ai piedi delle statue, bruciano incenso e preparano cibo votivo.
    La festa del Nuovo Anno Cinese è anch'essa un giorno di adorazione: la leggenda vuole che in questo giorno l'Imperatore di Giada svolga la sua ispezione annuale delle azioni umane, per poi punire quelle maligne e ricompensare quelle benevole. Nel giorno del Nuovo Anno vengono bruciati incensi e si offrono doni all'Imperatore di Giada e al dio Zao Jun, divinità della casa e della famiglia.

    Lan Caihe image
    Lan Caihe è variamente ritratto come un giovane effeminato, un anziano oppure una ragazza; nelle rappresentazioni moderne è generalmente una ragazza. Suoi emblemi distintivi sono il cesto di fiori, e spesso una zappa portata sulla spalla; alcune volte viene rappresentato seguito da un daino che tiene in bocca un fungo sacro. Il cesto contiene diversi tipi di fiori che vengono associati all'idea di longevità.
    Nüwa image
    Nüwa (in cinese tradizionale: 女媧, in cinese semplificato: 女娲, in pinyin: nǚwā) è una divinità femminile della creazione, secondo la mitologia cinese.Altre tradizioni successive la nominano come un mito della creazione attribuito a Pangu o Yu Huang.
    Sorella di Fuxi, primo degli eroi civilizzatori cinesi, oltreché sposa, e inventrice dell' istituzione del matrimonio.


    Nuwa e Fuxi dipinti sui murali della Han Dynasty (206 a.C. – 220 d.C.)
    Il suo aspetto è a metà strada tra l'essere umano, di cui appare la testa e l'animale, solitamente il corpo dalle sembianze di serpente o di pesce.
    Secondo la tradizione è Nüwa a inventare la musica e la tecnica per suonare il flauto, ma soprattutto è lei a creare gli uomini, plasmandoli dall'argilla. Dapprima diede vita agli uomini neri, che furono però cotti un po' troppo, poi limitando eccessivamenti i tempi di cottura sfornò gli uomini bianchi, ed infine finalmente i gialli.[1]
    Inoltre, la leggenda afferma che i primi uomini modellati da Nüwa, erano stati preparati con la terra gialla, e proprio per questo motivo divennero nobili, mentre per gli altri, che assumeranno una condizione sociale servile, la dea utilizzò solamente il fango.


     
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    Elenco divinità cinesi



    Dei cinesi:
    • Nüwa (女媧): Nüwa sigilla il cielo squarciato usando delle pietre di sette colori diversi -- ne risulta quindi l'arcobaleno. Si dice anche che abbia creato l'umanità -- questa storia è stata raccontata in molti cartoni animati cinesi.
    • FuXi (伏羲): Fuxi, HuHsi era il fratello-marito di Nuwa
    • Shen Nong (神農) Inventore dell'agricoltura.
    • Il Grande Yu (大禹): Il Grande Yu regola il corso dei fiumi, per controllarne le esondazioni.
    • Gong Gong (共工): Un malvagio demone d'acqua che polverizzò il monte Buzhou.
    • Zhu Rong (祝融): Dio del fuoco, che sconfisse Gong Gong.
    • Pangu (盤古): Pangu separò il cielo dalla terra -- la storia tradizionale della creazione della Terra nella mitologia cinesi.
    • Cangjie (倉頡): Cangjie creò i caratteri cinesi tradizionali
    • Chi You (蚩尤): Un dio della guerra che combatté contro Huang Di. Inventore delle armi di metallo.
    • Huang Di (黃帝): Antenato di tutti i cinesi.
    • Xuan Nü (玄女) che aiutò Huang Di (黃帝) a sottomettere Chi You (蚩尤).
    • Tre Puri(三清) la trinità taoista / le dei maggiori
    • Imperatore Jade(玉皇大帝) taoista / colui che governa cielo e terra
    • Otto Immortali (八仙)taoisti / He Xiangu (何仙姑), Cao Guojiu (曹國舅), Li Tieguai (鐵拐李), Lan Caihe (藍采和), Lu Dongbin (呂洞賓), Han Xiang Zi (韓湘子), Zhang Guo Lao (張果老), Zhongli Quan (漢鍾離)
    • Quattro Re celesti (四大天王)
    • A Xiang (阿香 a4xiang1) Conduce il carro del Dio del Tuono.
    • Bi Fang (必方 bi4fang1) dio mitico del fuoco (scritto anche 畢方).
    • Bi Gan, Cai Shen dio della ricchezza; cavalca una tigre.
    • Chang'e(嫦娥) moglie di Yi e dei lunare.
    • Che Kung
    • Daoji
    • Di Tsang Wang (地藏王菩薩), salva i morti.
    • Erlang Shen
    • Fei Lian o Feng Bo dio del vento e nemico di Shen Yi.
    • Dio del Nord (北帝)(Bei Di, Pak Tai)
    • Guan Yin (觀音)(觀世音菩薩, anche Kuan Yin) dea della compassione e del perdono
    • Guan Gong (關聖帝君), dio delle fratellanza
    • Hai Re (海若 hai3re4) dio del mare
    • Hau Wong
    • Hung Shing
    • Jingzha
    • Kam Fa
    • Kua Fu -- Kua Fu caccia il sole. (夸父追日)
    • Kuixing dio degli esami
    • Hotei, dei buddhista popolare, dio della felicità e della ricchezza
    • Lei Gong (雷公 lei2gong0) dio del tuono
    • Lung Mo
    • Man Cheong
    • Man Mo
    • Matsu (Tin Hau), dea del cielo e del mare
    • Meng Po
    • Muzha
    • Nezha
    • Nu Ba, antica dea della siccità.
    • Qi Xi.
    • Qi Yu
    • Sam Po, sorella di Matsu
    • Shen Yi il salvatore della Cina e grande arciere
    • Shing Wong
    • Sun Wukong (孫悟空) Il re scimmia della storia Viaggio in Occidente
    • Tam Kung, dio del mare
    • Tu Di Gong (土地公), dio del terreno
    • Wong Tai Sin(黃大仙)
    • Xi Wangmu (西王母) la regina madre dell'ovest.
    • Yan Luo (閻羅 yan2luo2) governa l'inferno (abbreviazione di 閻魔羅社 in sanscrito Yama Raja).
    • Yuk Wong
    • Zao Jun (灶君) dio popolare della cucina.
    • Zhong Kui (鍾馗 zhong1kui2) o Jung Kwae personaggio mitologico famoso per aver soggiogato dei demoni.

    [color=red]Creature mitiche[/color

    reature mitiche
    • Ba She (巴蛇 ba1she2) un serpente che poteva inghiottire un elefante
    • Volatili:
    • Fenghuang (la fenice cinese)
    • Ji Guang (吉光 ji2guang1)
    • Jian (鶼 jian1) Un uccello mitologico che aveva un solo occhio e una sola ala: 鶼鶼 una coppia di questi uccelli, che dipendono l'uno dall'altro, inseparabili, rappresentano moglie e marito.
    • Jingwei (精衛) Un uccello mitologico che cerca di riempire l'oceano con ramoscelli e sassolini.
    • Shang-Yang (un uccelo della pioggia)
    • Uccello a nove teste era solito spaventare i bambini.
    • Su Shuang (鷫鵊 su4shuang3) uccello mitologico, anche variamente descritto come uccello acquatico, come la gru.
    • Peng (鵬, uccello mitologico di dimensioni gigantesche e terrificante potenza di volo) Anche noto come Roc Cinese.
    • Qing Niao (青鳥 qing1niao3) uccello mitologico, il messaggero di Xi Wangmu.
    • Zhu (un uccello presagio di sfortuna)
    • Draghi
    • Yinglong, un servo potente di Huang Di.
    • Dragon King
    • Fucanglong, il drago dei tesori
    • Shenlong, il drago della pioggia
    • Dilong, il drago della terra
    • Tianlong, il drago celeste
    • Li (drago senza corna), drago minore dei mari, é senza corna
    • Jiao (Dragon), un altro drago senza corna, vive nelle paludi.
    • Altre creature
    • Qilin (in Giapponese, Kirin), animale chimerico con molte varianti.
    • Long Ma (龍馬) Simile a Qilin- il drago-cavallo.
    • Kui (夔 kui2) un mostro mitologico con una sola gamba.
    • Kun (鯤 kun1) un mitico mostruoso pesce gigante.
    • Il Cadavere saltellante(detto anche Jiang shi)
    • Iuduan poteva indovinare la verità.
    • Yaoguai - demoni.
    • Spiriti Volpe
    • Nian, la bestia
    • Testa di bue & Faccia di cavallo 牛頭馬面 messaggeri infernali.
    • Pixiu (貔貅)
    • Rui Shi (瑞獅)
    • Tao Tie (饕餮 tao1tie4) una mitica figura simile a un gargoyle, spesso trovato su antichi vasi di bronzo, rappresenta l'avidità. Si dice che sia il quinto figlio del dragone e abbia un tale appetito da mangiarsi persino la sua testa.
    • Xiao (魈 xiao1) Un mitico spirito o demone della montagna.
    • Il Maiale trascendente
    • Hsing t'ien (刑天 "il punito" o "colui che fu punito dal cielo") è un gigante senza testa. Fu decapitato dall'Imperatore Giallo come punizione per averlo sfidato. Poiché non ha testa, il suo volto è nel suo torso. Vaga per i campi ed é spesso ritratto con uno scudo e un'ascia, mentre esegue una danza della guerra.
    Luoghi mitici
    • Xuan Pu (玄圃 xUan2pu3), una mitica terra fatata sul Monte Kunlun (崑崙).
    • Yao Chi (瑤池 yao2chi2), residenza degli immortali, dove vive Xi Wang Mu.
    • Fu Sang (扶桑 fu2sang1), isola mitologica, spesso identificata con il Giappone.
    • Que Qiao (鵲橋 qUe4qiao2), il ponte formato dagli uccelli attaverso la Via Lattea.
    • Peng lai (蓬萊 peng2lai2), il paradiso, una favolosa isola incantata nel Mar Cinese.
    • Long Men (龍門 long2men2), il cancello dei draghi, dove una carpa può tranformarsi in un drago.
    • Feng Du, l'inferno cinese



     
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    bellissima la mitologia cinese!!!
     
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    si e una cultura affascinante
     
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    La divinità del "Cadavere saltellante"! :S:
     
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    No niente,che è buffo il nome :lol:
    Son tante queste divinità :sisi:
     
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    sono diverse dalle divinità greche
     
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  10. lhoalh
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    infatti molto affascinante!
    mi raccomando continua a scrivere!!!
    sei grande!!!
     
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    grazie con piacere
     
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    Anche questo 3d... dispensa perle di sapere... bellissimo!
     
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