Re Artù ed Excalibur: realtà storica

la Battaglia del Monte Badon

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    Ciao a tutti!
    Qualche anno fa decisi di documentarmi sulla figura del leggendario re Artù. Dopo aver letto alcuni libri e aver condotto ricerche on-line, me ne sono fatto un'idea più precisa. In particolare mi ero concentrato sul problema della identificazione della reale figura che esisteva dietro il mitico sovrano. Ebbene, alla fine, trovai una soluzione, almeno secondo me, convincente, ma in cui un ruolo fondamentale svolgeva quella che dalle cronache dell'alto medioevo veniva chiamata la battaglia del Monte Badon.

    Secondo le fonti più antiche, in questa battaglia, svoltasi ai piedi del Monte Badon (Mons Badonicus in latino), intorno alla fine del V secolo DC, (le fonti dicono il 490), si sarebbe svolta una battaglia celebre per l’epoca, forse la più celebre dei secoli V e VI, tra i Romani e i Celti-Britannici da un lato (cioè l’insieme dei due popoli, i conquistatori dell’Impero Romano provenienti dal continente europeo, e i conquistati Celti, che si erano amalgamati nel corso dei secoli, pur mantenendo delle differenze culturali, nonostante tutto) e gli Anglo-Sassoni dall'altro (unione di due tribù germaniche provenienti appunto da quella regione dell’Europa, soprattutto da zone, alcune delle quali, rimaste fuori dal dominio romano).

    "La battaglia si concluse con la vittoria dei romani e dei britannici ai danni degli invasori anglo-sassoni.
    Fu l'evento politico-militare più importante della storia inglese nei secoli V e VI, anche se non si conosce nulla di certo sulla data e il luogo della battaglia. Le fonti più antiche non riportano i nomi dei comandanti, ma a partire dal IX secolo la vittoria fu attribuita a re Artù.

    La prima menzione dell’evento si ebbe in un’opera che al massimo risale alla metà del VI scolo, ovvero nell’opera del monaco Gildas, De Excidio et Conquestu Britanniae ( in inglese tradotto in: On the Ruin and Conquest of Britain). In essa il monaco afferma che la battaglia si svolse nell’anno della sua nascita e che i Romano-Britannici furono guidati da Ambrosio Aureliano, comandante di ciò che rimaneva dell’esercito romano di stanza in Gran Bretagna, e verosimilmente figura da identificarsi col vero re Artù della leggenda.
    Gildas afferma che la battaglia si sarebbe svolta "44 anni e un mese fa, nell'anno della mia nascita". Siccome re Maelgwn del Gwynedd (morto attorno al 547) era ancora in vita quando Gildas scrisse la sua opera, si può pensare che egli la stese nel 547 o prima. E questo porterebbe a datare lo scontro al 503 o poco prima.

    Beda il Venerabile, nella sua opera Historia ecclesiastica gentis Anglorum (circa 731) partendo dalle affermazioni di Gildas, ritiene che la battaglia si svolse 44 anni dopo l'arrivo degli anglosassoni in Britannia (circa 449) e ciò porterebbe a datare lo scontro al 493 (per altri al 491).

    Un’altra fonte che ne parla sono gli Annales Cambriae che datano la battaglia al 516, anno che viene però accettato solo da pochi studiosi moderni. Va ricordato che le notizie precedenti al 525 sono poco credibili.
    Secondo gli Annales Cambriae (più comunemente conosciuti come Annali del Galles, cronaca degli eventi più significativi del periodo che va dal 447 al 954 elaborati attorno al 970), nel 665 ci fu una seconda battaglia a Badon e parla anche della conversione degli anglosassoni al Cristianesimo proprio in questo anno. E menziona anche la morte di un "Morgan". È possibile che questi eventi siano collegati, se fossero reali. Si può comunque pensare con ragionevole sicurezza che questa battaglia sia in realtà una duplicazione della prima, coi particolari cambiati.

    Un’altra fonte, seppur più variegata, è costituita dall’insieme di dati fornitici dalle Vite dei Santi, che venivano elaborate nel Medioevo.
    Le vite celtiche dei santi sostengono indirettamente una data più vicina al 493 che al 503. Le biografie di San David (patrono del Galles), San Cadoc e San Gildas riportano che Gildas visitò l'abbazia di Ty Gwyn nel 527 o nel 528.
    Queste biografie dei primi leader della Chiesa in Britannia, per lo più scritte nell'XI secolo, forse per ragioni propagandistiche potrebbero aver inventato, esagerato o inventato miracoli, oltre ad aver alterato date di morte. Tuttavia, secondo alcuni studiosi non avrebbero avuto motivo di alterare fatti, date e luoghi della vita mondana, anche perché queste tre vite sono indipendenti le une dalle altre.
    La Vita di San David scritta da Rhygyfarch afferma che il santo fu educato per dieci anni da San Paolino prima di diventare abate di Ty Gwyn. Ciò suggerisce che David sarebbe nato dopo il 514. Rhygyfarch afferma anche che Gildas predicò alla madre di David, San Non, mentre questa era incinta. Se Gildas era abbastanza anziano per fare ciò al più tardi nel 514 non è plausibile datare la nascita di Gildas e quindi quella della battaglia del Monte Badon dopo il 498.

    Altre fonti, sebbene successive, che possono aiutare a comporre il puzzle di quelle vicende sono le seguenti:
    -nella Historia Brittonum (scritta nel IX secolo dal monaco gallese Nennio) si dice che il leader dei romano-britanni e dei celti fu Artù;
    -in un antico poema in gallese (Il libro di Taliesin) attribuito al bardo Taliesin (che visse nella seconda metà del VI secolo) si lascia intendere che il capo supremo in questa battaglia "che tutti gli uomini ricordano" era Artù;
    -infine, nella Historia Regum Britanniae, testo del XII secolo di Goffredo di Monmouth (circa 1136), è citato Ambrosio Aureliano (identificato tradizionalmente con Artù) come il capo delle unità combattenti locali limitanei e comitatenses, formate da residenti di origine romana, che sconfissero i Sassoni.

    Quindi in definitiva, secondo le ipotesi più recenti, il leader dei romano-britanni e dei celti fu Ambrosio Aureliano e quello dei sassoni re Aelle del Sussex.

    Identificazione geografica del Monte Badon:
    Nel corso del tempo sono state proposte diverse ubicazioni, tra cui:
    • Badbury Hillfort / Badbury Rings, una fortezza dell'Età del Ferro;
    • Bath, suggerita da Goffredo di Monmouth, conosciuta dai sassoni coi nomi di Baþon, Baðon e Baðanceaster. Non è però una collina. La parola "bath" è d'origine germanica, ma "Badon" è invece una parola celtica. Il nome romano di Bath era Aquae Sulis;
    • Buxton, una città termale e sito di un bagno romano. Questo luogo non è però una collina difendibile. "Buxton" è un nome anglosassone (quindi germanico) e significa "cascina di Bucca";
    • castello di Liddington;
    • collina di Salisbury vicino Bath, suggerito da Goffredo di Monmouth.

    Questi e altri tentativi di ubicazione derivano dalle speculazioni e dalle teorie degli studiosi, che sono però basate su elementi scarsi. Una qualunque identificazione deve tenere conto di alcuni elementi:
    • questa battaglia dovrebbe essere avvenuta sulla frontiera tra i territori dei britanni nativi e quelli degli invasori anglosassoni;
    • potrebbe essere stata la battuta d'arresto di un'invasione lanciata in profondità nel territorio dei britanni con l'intento di separare i gallesi dai britanni del sud-est. Da Gildas si potrebbe dedurre che l'esercito anglosassone, forse cercando di raggiungere l'estuario del fiume Severn, forse cercando di separare i britanni del sud-ovest dai gallesi, andò molto in profondità in territorio ostile e fu circondata e intrappolata in cima a una collina nel Cotswolds."


    * N.B. questo brano è ripreso dalla seguente fonte:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Badon
    https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_Monte_Badon
    e dalle relative voci di approfondimento ivi indicate. Parte dell'elaborazione l'ho effettuata unendo le due voci e le altre che venivano di volta in volta citate, ma cercando di comporle in maniera leggermente più organica e correggendo qualcosa a livello grammaticale che mi sembrava espressa male o fonte di traduzioni leggermente erronee.
    Purtroppo non avendone le competenze non sono riuscito a fare un elaborato mio. Ci tenevo però a condividere queste informazioni in quanto mi avevano attratto tantissimo e suscitato un vivo interesse. Spero che per qualcuno possano essere incentivo alle ricerche e a degli approfondimenti.

    Vi segnalo pure degli altri articoli sul web, ma sono pagine in inglese. Sono ad ogni modo interessanti ed esaustive.

    https://wjartuso.wordpress.com/tag/battle-of-mons-badonicus/
    https://kingarthursomerset.wordpress.com/tag/mons-badonicus/
    www.britannica.com/place/Mons-Badonicus
    http://mythology.wikia.com/wiki/Battle_of_Mons_Badonicus
    https://it.unionpedia.org/i/Battaglia_del_Monte_Badon

    A me quel periodo storico affascina tantissimo così come avere letto tutte queste interessanti notizie storiche.
    Spero di avere fornito uno spunto per delle letture. Ho messo anche le citazioni online che ho rinvenuto.

    Passiamo adesso a parlare della Excalibur e in particolare dell'aspetto che la celeberrima e leggendaria spada avrebbe dovuto essere...
    Appurato che la figura più probabile dietro re Artù sia quella di Ambrosio Aureliano, un comandante dell'esercito del tardo impero romano, non possiamo non ricondurre la sua celebre arma a quelle in dotazione del medesimo esercito.
    I romani utilizzarono, nel corso dei secoli, 2 diversi tipi di spade vere e proprie, a parte giavellotti e altre armi...
    All'inizio i soldati romani utilizzavano il famoso GLADIUS, una spada tutto sommato corta...ne esistettero diverse versioni nel corso dei secoli, ma la sua lunghezza oscillava, as seconda dei periodi, dai 45 ai 75 cm...
    Poi, a poco a poco, soprattutto a partire dal 3° secolo D.C. il gladius venne sostituito da una spada più lunga, che era verosimilmente in dotazione dell'esercito del tardo impero d'occidente fino alla sua caduta e che molto probabilmente veniva utilizzato dall'esercito di Aureliano, nonché dallo stesso comandante, ovvero la SPATHA.
    Si trattava di un'arma dalla lama più lunga che poteva oscillare fra gli 80 e i 100 cm...ed era l'antenata della spada medioevale vera e propria che si affermò poi col passare dei secoli e che nell'immaginario rappresenta, seppur erroneamente, l'arma mitica di re Artù.

    Quindi in definitiva, al termine della mia ricerca, sono arrivato alla conclusione che l'aspetto di Re Artù doveva essere quello di un legionario, probabilmente col ruolo di comando, dell'impero romano occidentale del periodo della sua caduta, e la Excalibur era una spada più corta di quelle medievali che noi tutti pensiamo.

    Qui di seguito una immagine dell'aspetto di una Spatha:

    320px-Spatha_end_of_second_century_1


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    Bravo Iron, che super ricerca. Amo a dismisura il mito di Artù e tutto quello che ci gira attorno. Mi lascia in dubbio il fatto che Ambrosio Aureliano possa essere l'Artù delle leggende. viene citato in tutti i romanzi ed è, appunto, Romano. ^^
    E' uno studio veramente senza fine. Taliesin un bardo, si, ci può stare anche se al tempo usavano prendere il nome dei propri maestri o cose del genere. Certo non credo ci fosse un Merlino a guidare Artù XD ma sicuramente una o più figure dotate di conoscenze di un certo livelli e per questo ritenute mago, strega e quant'altro. Letture se ne trovano un'infinità. Mille complimenti per la pazienza che hai avuto.
    Comunque, un romanzo su tutti: Le Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley.
     
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    Ti ringrazio per i complimenti! :thankyou:
    Grazie del libro che hai suggerito, sembra interessante! Vedrò di recuperarlo! ^_^
     
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2 replies since 18/5/2019, 13:03   29 views
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